Tab Article
"Raccontare la Resistenza è trasmettere il valore della democrazia, facendo capire che essa non è sempre stata, che non è un bene giunto a noi casualmente da dare per scontato, ma che è appunto una pianticella fragile la cui cura è affidata a ciascuno di noi e di cui essere grati. Questa consapevolezza della responsabilità individuale è ciò che più colpisce anche leggendo le memorie dei resistenti. Penso in particolare a Dino Piaser, giovanissimo partigiano che venne nominato sindaco alla caduta del regime all'età di 24 anni (era il più giovane sindaco del Veneto), rappresentante e simbolo di quella generazione di giovani che - come ci ricordano gli autori - benché cresciuta nel ventennio fascista e formatasi nella scuola del regime, aveva maturato la scelta difficile e rischiosa di combattere attivamente per il riscatto e la rinascita democratica del proprio paese, pagandone personalmente il prezzo spesso anche con la vita. Ecco quindi che quest'opera è anche un gesto di gratitudine verso quelle persone che scelsero di non rassegnarsi al regime ma di lottare per la libertà." (dall'introduzione di Marco Borghi)